24 ottobre 2005

Autoreferenzialità

Qualche giorno fa ho postato un messaggio sul blog di Carlotta. Ogni tanto mi capita di scrivere cose di getto che stranamente hanno un senso e di cui vado particolarmente orgoglioso. Come quel post.

"Quella degli opposti che si attraggono secondo me è un'enorme cazzata. La cosa fondamentale è trovarsi bene insieme e accorgersi che c'è complicità pura, quasi ingiustificata. E questo accade tra persone che si somigliano parecchio interiormente e che guardandosi negli occhi si rispecchiano l'uno nell'altro, pur nell'ovvia diversità di due individui. Tant'è vero che pare assurdo parlare di opposti che si attraggono e di "anime gemelle", no? Solo due vere anime gemelle sono in grado di capirsi al volo. Altrimenti poi va a finire che le incomprensioni prendono il sopravvento, e si va a cercare altrove quello che non c'è e non potrà mai esserci all'interno di una coppia. Amare è anche sforzarsi per dare quello che non ci viene naturale dare, credo. Ma fino ad un certo punto. Se la magia non c'è, non c'è nulla che tenga. E le parole di Carlotta descrivono proprio questa magia, che noi tutti sognamo, che magari ci è capitato di vivere. Ma dalla quale ne siamo soprattutto spaventati, proprio perchè coglie alla sprovvista. Carlotta: ti è capitato di pensare con lui "non potevo nemmeno immaginare che potesse esistere una sensazione del genere?". Sta tutto qui. Nell'inaspettato."

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche io a volte ho l'impressione che i tuoi commenti lunghi possano essere più dei post che dei commenti. Cioè intendiamoci: non è per fare sempre la parte del pignolo definitore di cose ;-). ognuno fa come gli va.
Solo x segnalarti che stavolta sei tu che la stessa cosa la chiami prima commento e due righe sotto post.

Statte bbuono cumpà e vedi de dormì!
ZB

il Tinez ha detto...

> stavolta sei tu che la stessa cosa la chiami prima commento e due righe sotto post

Perfettamente conscio. Non volevo incorrere in una ripetizione. Tutto qui.

Anonimo ha detto...

Spero non ti infastidisca se proseguo qui il dibattito: ho difficoltà a commentare sul blog dell'Amica Carlotta...
Dove eravamo rimasti? Ah già.
Ehy, ma quanto ti scaldi! Non intendevo urtarti, mi sorprende che tu l’abbia presa così sul personale… hai la coda di paglia? In parte hai ragione, quando parli di incomprensioni, ma non definirei i miei rapporti “falsi”, quanto piuttosto “incompleti” (non per niente sono falliti), e cercherò di spiegare il perché.
C’è il tipo “muto”, che non parla mai, trasformando i miei tentativi di comunicare in lunghi e tediosi monologhi, fino a che rimango a corto di argomenti e cala un mesto silenzio… come potrei conoscerlo a fondo?!
C’è il tipo “prolisso”, che al contrario parla, parla, straparla e non ascolta mai: come può imparare a conoscermi a fondo?!
C’è il tipo “sempliciotto”, col quale risulta assolutamente impossibile affrontare un discorso serio o un po’ complesso: è piuttosto frustrante per l’intelletto umano.
C’è il tipo “disperato”, che si aggrappa alle sue illusioni e non vede la lampante realtà, cercando invano di trasformare in “sì” ogni mio “no”, o viceversa, facendomi rasentare la pazzia.
C’è quello “de coccio”, che sente solo ciò che vuole sentire, il resto gli esce dall’altro orecchio: sembra di parlare con un setaccio.
C’è poi quello “permaloso”, che certe cose proprio non vuole sentirsele dire, così per non mandarlo su tutte le furie devo fare io il setaccio per vagliare gli argomenti e soppesare ogni parola da proferire: un dramma.
Insomma, ognuno è fatto a modo suo e non voglio colpevolizzare solo i maschi, anch’io ho i miei bravi difetti, non lo nego; cerco solo di dire che non ho ancora trovato la persona adatta con cui instaurare quel genere di dialogo e complicità che cerco. A dire il vero, tempo fa ho conosciuto uno che si avvicinava molto ad esserlo: ci bastava scambiarci un rapido sguardo per leggerci reciprocamente negli occhi ciò che pensavamo, era una sensazione bellissima… purtroppo l’eccessivo divario generazionale rendeva impossibile una relazione più stretta.
Chissà, forse l’uomo ideale non esiste. O forse è un ago in un pagliaio, e vallo a trovare!
O magari è solo che finora ho scelto partner sbagliati che in qualche modo mi impedivano di essere per loro anche una sincera amica, cosa che trovo piuttosto deludente… Per fortuna ci sono gli amici veri a raccogliere ogni mio sfogo: un amico non ti aggredisce mai per una parola di troppo!
Ma poi tu asserisci che a tuo parere non esiste l’amicizia fra uomo e donna: mi sembra che in questo modo parti con un notevole pregiudizio che può indurre le ragazze ad essere recalcitranti all’idea di conoscerti…
Vorresti dire che non hai neppure UNA amica? Che ti invaghisci di tutte le femmine che incontri sul tuo cammino? Oppure che le donne siano talmente sciocche che non vale la pena stringere amicizia con loro?!
Non cerchi anche amicizia nei tuoi rapporti sentimentali?
Con le tue partner sei SEMPRE stato sincero e onesto al 100%, raccontando tutto di te, come un libro aperto? Non ti è MAI successo di sentirti incompreso o di venire frainteso da qualcuna di loro?!? Prima di dare in escandescenze, fatti un esame di coscienza e datti risposte leali, almeno a te stesso. Se ne uscirai assolto, mi congratulo con te: forse sei un ago in un pagliaio e magari varrebbe davvero la pena conoscerti meglio. Ma francamente ne dubito: l’ingenuità maschile a volte ha un che di esasperante…

il Tinez ha detto...

Cara "Amica". Autoproclamarsi amica è già una provocazione (e, perchè no, un bello scudo protettivo). Devo dire di essere rimasto abbastanza perplesso leggendo il tuo commento, perchè mi sono riconosciuto nel "muto", nel "prolisso", nel "disperato", nel "de coccio", un pochino nel "permaloso". Non però nel "sempliciotto", il che mi conforta. E' triste invece vedere come nella tua casistica manchi completamente il "dolce", il "sensibile", l'"amorevole" e questo mi fa pensare. Instaurare un dialogo non è sempre facile. Trovare la complicità ancora meno, è una cosa che viene da sè e che non si può imparare. Se ho un'"Amica"? Difficile a dirsi. Come è difficile a dirsi quello che cerco nei rapporti sentimentali, perchè non cerco qualcosa in particolare. Semplicemente guardo cosa succede. La ricerca spasmodica di qualcosa di preciso porta solo a frustrazioni, proprio perchè siamo tutti diversi. Attaccarsi agli stereotipi uomo/donna serve solo a cercare di vincere le proprie paure (o nel peggiore dei casi a darne un rassicurante fondamento). Un'ultima cosa: sul serio dubiti che valga davvero la pena di conoscermi meglio? E poi mi parli di ingenuità maschile? Di pregiudizi? Una cosa è sicura. Mi incuriosisci parecchio.

Anonimo ha detto...

Aspetta, non mi sto autoproclamando TUA amica: è solo un nick scelto per quel post di Carlotta per sbandierare a favore dell'amicizia fra uomo e donna. Se non ti piace lo cambio.
Nella mia casistica non mancano affato il "dolce", il "sensibile", "l'amorevole": tutti lo erano. Sono proprio questi gli aspetti che mi conquistano. Poi ne subentrano altri... quelli che ho elencato per spiegare cosa non faceva funzionare quei rapporti. Giusto oggi pensavo che invece finora (e per fortuna) mi è mancato il tipo "prepotente" o "arrogante" (d'altronde un tipo del genere non sarebbe degno neppure di amicizia da parte mia).
Il dubbio riguardo al conoscere meglio uno come te era sobillato dalla possibilità che tu potessi riscontrarti in una delle tipologie sopra citate... ma tombola, ti sei addirittura riconosciuto in quasi tutte! Santi numi, che tipo complicato sei?! Lo credo che non hai un'amica (ma è proprio vero? Hai sempre avuto solo amici maschi? Pensaci bene, dai). Di certo anche tu mi incuriosisci un bel po'. Diversamente, se io avessi dei pregiudizi, non starei qui a parlare con te.

il Tinez ha detto...

Infatti, non MIA amica, ma amica in generale. Un pochino pretenzioso, forse. Non rientrare in nessuna delle categorie da te citate credo sia impossibile. C'è un po' di quello che tu hai descritto in tutti noi maschi. C'è chi lo nasconde meglio, e c'è chi invece come un libro aperto si mostra per quello che è (perchè, ahimè, a volte ne viene sopraffatto.). Sì, sono un tipo complicato. Questo implica avere poche amicizie vere e per questo ancora più importanti. Amiche? No, c'è sempre stato anche dell'altro, prima o poi. Chissà, forse a modo mio rientro anche nella categoria "irresistibile" :).

Anonimo ha detto...

Sbagliato, non "amica" in generale: mi proclamavo amica del mio migliore amico. Affatto pretenzioso, bensì molto lusinghiero.
A dire il vero mi rattrista che tu non sia mai riuscito ad avere un'amica donna. Mi induce a pensare ad uno che ci prova sempre e con tutte... questo poi dipende se "dell'altro" parte da te o da loro. Se sei davvero così irresistibile, come mai ti ritrovi Desperate Housesingle?
Magari proprio perchè, come hai detto, nei tuoi rapporti non cerchi qualcosa in particolare: semplicemente guardi cosa succede. Mi sembra un atteggiamento piuttosto passivo. Non sarai mica uno di quelli che in amore prende ma non dà?! Se è così, lo credo che quella tipa ti ha buttato via. E se per farlo ha preso una scusa tanto banale, forse significa che quelle sensazioni uniche non erano poi così assolutamente condivise come credevi tu. Magari lei voleva solo essere tua amica, mentre tu volevi "dell'altro"... e grazie al tuo desiderio, magari ora l'hai persa anche come amica... Bell'affare.
Comunque qualcosa di irresistibile in te c'è... non ho ancora individuato cosa di preciso, ma a volte affiora qualcosa di incantevole che attrae... però se diventare tue amiche implica che prima o poi ci sarà "dell'altro" a complicare le cose, forse meglio chiuderla qua.

il Tinez ha detto...

hmm.. e chi sarebbe il tuo migliore amico? (nel senso, per quanto ne so lui per me non rappresenta nulla.. estrapolare che il nick 'Amica' è riferito ad una persona estranea mi sembra qualcosa di assurdo. Vabè, sono scelte.). Capisco che tu possa pensare che io ci provi sempre e con tutte. Non è così. Anche volendo cercare solo un'amicizia, prima o poi, qualcosa succede. E raramente capita che io faccia in modo che succeda. Capita da sè. E' quella magia che si crea da sola tra due persone, di cui parlavo in qualche post non ricordo più dove. Il mio non è un atteggiamento passivo. Forse inizialmente può esserlo, disilluso come sono nei confronti della gente. Poi ci metto del mio a coltivare quello che è nato. E' come un campo in cui non sai cosa è stato seminato: quando spunta qualcosa e capisci cos'è, lo coltivi nel modo più adeguato. Ed ogni ortaggio ha bisogno di cure diverse. Per quanto riguarda la tipa che mi ha buttato via: non è purtroppo il momento per parlarne. Ci sto ragionando sopra, ma presto spiegherò tutto. Mi lusinga leggere che vedi qualcosa di irresistibile-incantevole che attrae. Ma sull'ultima frase, ecco, quello è un punto di partenza interessante: al solito, affiora il concetto di paura/complicazione/casino quando all'amicizia c'è la possibilità che si aggiunga dell'altro. Ma non eri proprio tu a parlare di amicizia prima dell'amore (o insieme ad esso)? Se non altro, sono sincero: sia quando dico che non credo nell'amicizia uomo-donna, sia quando dico che le mie amicizie femminili (prima o poi.. e intendo anche parecchi anni dopo) contemplano anche dell'altro.

Anonimo ha detto...

Mi è piaciuta molto la similitudine con l'orto: hai il pollice verde?
Riguardo l'ultima frase, intendevo dire che sarebbe interessante stringere amicizia con un tipo particolare come te, ma se tu dai per scontato che l'amicizia uomo-donna non esiste e ti aspetti che prima o poi succeda dell'altro... fai retrocedere le persone che invece cercano solo amicizia, onde non causarti complicazioni dolorose.
Non capisco poi perchè ti impunti tanto sull'identità del mio amico: il fatto che possa essere una persona a te estranea non significa che lo sia anche per me! Volendo parlare di amicizia fra uomini e donne, ho scelto quel nick pensando a lui. Tutto qui. Ma se ti disturba così tanto, riprendo il nome che uso sul tuo blog. Magari poi un giorno scoprirai che sono realmente una tua amica e che magari conosci persino il mio migliore amico... Chissà.

il Tinez ha detto...

Non ho il pollice verde, tutt'altro. Do per scontato che non esista amicizia uomo-donna per esperienza personale. E non mi aspetto che succeda dell'altro nel senso che ci spero, ma me lo aspetto perchè succede sempre così (oddio che presunzione!). O tutto, o nulla. Faccio retrocedere le persone che cercano amicizia per autodifesa? Può essere. Anzi, in futuro sarò molto più selettivo, se è per questo. Se un giorno scoprirò che sei realmente una mia "amica" o che in qualche modo ci conosciamo già, mi sentirò tradito e preso in giro. Un'altra volta. Donna(?) avvisata..

Anonimo ha detto...

Ahia. Che toni duri..
Orsù, non scherzare: non posso credere che tu abbia realmente dei dubbi sulla mia femminilità, dopo tutte le parole spese! Ma come mai questo improvviso attacco di drasticità?? Perché mai dovresti deselezionarmi dalla tua cerchia? Solo perché ho usato un nick che tu non hai compreso? Per quale motivo poi dovresti sentirti preso in giro?! (Come se tu non avessi mai preso in giro nessuno..) Non rientrava assolutamente fra le mie intenzioni, anzi, ti porgo le mie sentite scuse nel caso abbia mancato di delicatezza: non volevo affondare il pugnale nelle tue piaghe, toccando certi argomenti che tu stesso d’altronde avevi sollevato. Tentavo solo di approfondire la discussione, non avendo gradito le esortazioni rivolte a Carlotta per gettarla fra le braccia del suo migliore amico. Mi rammarica se ciò può averti irritato a tal punto. Così però mi costringi a rimanere nascosta nell’anonimato, mantenendo segreta la mia identità fino alla tomba, togliendomi il gusto di vedere che faccia faresti quando un giorno presentandomi ti direi "Ciao, sono Sybil"..
Sì, è davvero un tantino pretenzioso aspettarti per esperienza che ogni volta accada dell’altro con le tue conoscenze femminili: non so se considerarti fortunato o piuttosto un "collezionista di amiche"..
Ti piacciono le sfide? Perchè sarei quasi tentata di proportene una....

il Tinez ha detto...

Rinunceresti mai a quel gusto? Non credo. Riguardo alle sfide: certo che mi piacciono, anche se preferisco quelle ad armi pari. Non importa, ti concederò il vantaggio dell'anonimato. E una sfida, comunque, è già iniziata..

Anonimo ha detto...

Ci rinuncerei, se davvero avesse come conseguenza quella di venire depennata ad vitam! Ma a quanto pare sei così generoso da offrirmi ancora una possibilità.. Dunque quale sarebbe la tua sfida??
La mia è sull'orlo del ritiro: sono indecisa se lanciarti in faccia il guanto del duello... Avevo pensato di offrirmi come cavia per un esperimento: essere l’eccezione che conferma la regola. Ovvero provare a frequentarti solo ed esclusivamente come amica, senza che subentri mai nient’altro. In caso di vittoria, dovresti ricrederti sulle tue convinzioni riguardo l’amicizia fra uomini e donne. Nel caso invece vincessi tu finendo con l’abbattere le mie barriere limitanti.. forse in tal caso dovresti farmi sperimentare una delle tue scopate-tranquillanti per calmarmi! Perché mi preoccuperebbe parecchio conquistare o essere conquistata da uno che ha ammesso di possedere quasi tutte le caratteristiche che hanno portato al fallimento i miei rapporti precedenti: qualcuno potrebbe farsi male. In questo momento non ho bisogno di ulteriori delusioni, né voglio ridurre a brandelli altri cuori. Perciò forse è meglio lasciare le cose come stanno. Anche se mi rendo conto di perdere molto.. Meglio rinunciare preventivamente a qualcosa di buono, o volerlo al punto da rischiare di rovinarlo? Bel dilemma....

il Tinez ha detto...

> Dunque quale sarebbe la tua sfida??

Non importa, l'ho già vinta.

> Ovvero provare a frequentarti solo ed esclusivamente come amica, senza che subentri mai nient’altro.

L'esperimento nasce già falsato. Non produrrebbe risultati veritieri.

> dovresti farmi sperimentare una delle tue scopate-tranquillanti per calmarmi!

Non è più semplice allora saltare direttamente al punto? Scherzo..

> qualcuno potrebbe farsi male

A te valutare se il gioco vale la candela. Quanto vale un'amicizia? Quanto vale un amore? Quanto vale un rapporto che sta a metà tra questi due? Sei disposta veramente a mettere in gioco tutto quello che hai e che sai di poter offrire? Sei disposta a cambiare? Sei disposta ad accettare veramente l'amico, l'amante o il complice che potresti (e ripeto POTRESTI) trovare in me?

> Meglio rinunciare preventivamente a qualcosa di buono, o volerlo al punto da rischiare di rovinarlo

Non è una cosa che si decide a priori. Se i sentimenti prendono il sopravvento, hai voglia a cercare di rinunciarvi..

Anonimo ha detto...

>Non importa, l'ho già vinta.
Davvero? Complimenti! Che premio ti spetta?

>L'esperimento nasce già falsato. Non produrrebbe risultati veritieri.
Stai bleffando.. vorresti farmi credere di avermi già smascherata?!? Vorrei sapere come, sono curiosa....
Non sono stata abbastanza Sybillina per uno Sherlock Holmes del web quale sei, ho seminato troppi indizi..

>Non è più semplice allora saltare direttamente al punto? Scherzo..
Hehehe... e così tu saresti quello che non ci prova mai, eh?! Scherzo..

>A te valutare se il gioco vale la candela
E’ un gioco serio questo, devo stare attenta a non bruciarmi col fuoco di quella candela..

>Quanto vale un'amicizia? Quanto vale un amore?
La mia esperienza personale mi ha insegnato che gli amori passano, le amicizie restano. Così ho finito col dare all’amicizia (quella vera e sincera) la stessa importanza dell’amore.

>Quanto vale un rapporto che sta a metà tra questi due?
Bel domandone.. in passato le situazioni “né carne né pesce” mi disturbavano al punto da farmene uscire fuori. Ripensandoci oggi, col senno di poi, mi rendo conto che ne fuggivo perché ormai l’amore era del tutto esaurito, e magari pure l’amicizia. O forse perché in realtà mi accorgevo che non era mai finito l’amore che provavo per qualcun altro... E adesso comprendo l’importanza anche di un solo prezioso pezzetto di “pane”.

>Sei disposta veramente a mettere in gioco tutto quello che hai e che sai di poter offrire?
Sì, se l’altra persona è veramente disposta ad accoglierlo ed è capace di apprezzarlo.
Ma anche se così non fosse, l’ho già fatto... prima ancora di accorgermene, l’ho già fatto: mi sono rimessa in gioco.
E tu? Sei uno che si concede a piccole dosi, centellinando le briciole, oppure come dicevi “o tutto o niente”?

>Sei disposta a cambiare?
Dipende.
Se intendi “cambiare me stessa”, direi di no: quello che ho dentro mi piace, vorrei solo trovare le condizioni per poterlo coltivare ed esprimere.
Se intendi “cambiare la mia vita”, direi decisamente sì: ora come ora mi sto fossilizzando in una situazione che promette poco di buono…. Ho bisogno di aria nuova e fresca per respirare a pieni polmoni la vita.

>Sei disposta ad accettare veramente l'amico, l'amante o il complice che potresti (e ripeto POTRESTI) trovare in me?
Perché me lo chiedi?

>Non è una cosa che si decide a priori. Se i sentimenti prendono il sopravvento, hai voglia a cercare di rinunciarvi..
Già, ne so qualcosa. Mi viene da sospirare.. Hai pienamente ragione.
A priori si può solo decidere di evitare di cominciare a frequentare qualcuno. Questo intendevo dire.
D’accordo, lasciamo perdere l’esperimento: giocare con i sentimenti non sarebbe corretto, bensì molto pericoloso. Inutile reprimerli o negarli, poi.
Decisamente meglio viverli ed assaporarli mentre nascono, sgorgano, crescono, esplodono....

il Tinez ha detto...

Addio Sybil.
Grazie per avermi tradito.
Grazie per avermi preso in giro.
Spero che almeno tu ti sia divertita.