17 settembre 2005

Cibo

Stasera mi sono letteralmente distrutto di cibo. Tutto capitato per caso, il tipico invito dell'ultimo secondo del venerdì sera, quello di cui si ha bisogno per lasciarsi alle spalle la settimana, per ripigliarsi dall'inaspettato subbuglio del tardo pomeriggio e, non da ultimo, per ricordarsi di avere una vita oltre al lavoro.

E così uno si ritrova in una trattoria di un paesino sperduto nella campagna pavese, dove non c'è neppure lo sbatto di leggere e scegliere da un menù. Il cibo semplicemente arriva da sè, come nel più raffinato dei sogni erotici.

Zuppa di porri, coppa ruspante, polpettine gustose, carne cruda in carpaccio, faraona, frittatona rustica, ravioli di zucca, raviolini al brasato, uno sgroppino alla mela, coniglia all'aceto, un'insalatina semplice semplice, polenta con fichi e castagne e, per finire, torta al cacao affogata nel mascarpone con sopra un po' di gelato alla crema il tutto ricoperto di cioccolato fuso. Poi, un caffè. Buonanotte.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sbavv....

Anonimo ha detto...

beh, come disse Abatantuono in "viulentemente mia", hai appena spilluzzicato.

e allora 3 domande:
- cosa è lo sgroppino alla mela?
- coniglia rigorosamente femmnina?
- il tutto per una scviocchezza di?